Vittorio Locchi: un poeta, una scuola testimone del tempo

   

Da Vittorio Locchi: un poeta, una scuola testimone del tempo a cura di Laura Fasiolo, Editrice Goriziana, 1998

Dalla "Reale Scuola Media Governativa Maschile" di Via Randaccio alla Scuola Media Statale "Vittorio Locchi " di via Leoni

(dagli interventi di Paolo Visintini e Laura Fasiolo)

1940

Le autorità scolastiche devono affrontare il problema di trovare un collocamento per le prime classi di una nuova scuola media staccata dagli Istituti preesistenti, l' allora Istituto Tecnico, il Reale Liceo Ginnasio, l'Istituto Magistrale; soluzione particolarmente difficile a Gorizia, città scarsamente dotata di edifici scolastici o edifici adattabili ad uso scolastico.

1940-41, 1941-42, 1942-43

In via G.Randaccio si trovavano due edifici scolastici gemelli, l'uno situato sulla strada, occupato da una scuola elementare, l'altro parallelamente nell'interno da due corsi inferiori del Reale Istituto Tecnico Commerciale Mercantile e per Geometri, tra loro separati da un cortile. Il Provveditore agli Studi dispose lo sgombero della scuola elementare, che collocò in altra sede, e destinò l'edificio esterno a cinque classi di scuola media. Sorse così il primo nucleo autonomo della nuova Reale Scuola Media Governativa Maschile, la cui direzione venne affidata al prof. Vittorio Rubini, preside del Reale Istituto Tecnico. La presidenza, per la sola scuola media, passò durante l'anno scolastico 1942-43 al prof. Giovanni Tavella .

1943-44

Per poter ospitare gli alunni della Scuola Media di Viale XX Settembre, i cui locali erano stati occupati dalle truppe tedesche, alcune classi svolsero le loro lezioni di mattina, altre nel pomeriggio. Inoltre per circa due mesi, a causa della mancanza di riscaldamento, le lezioni si tennero nella Scuola Elementare di Via Cappuccini provvista di termosifoni. Secondo le disposizioni ministeriali lo stesso anno - dall'8 novembre 1943 al 10 giugno 1944 - le lezioni ebbero inizio regolarmente, anche nelle classi I E e II E distaccate a Cormòns.

1944-45

Durante l'anno scolastico, il più tragico per le nostre terre, le lezioni si svolsero nella sede della Scuola Tecnica Commerciale di Via Crispi 12, per le sezioni A e B e nella sede del Liceo Scientifico, in Vi Carducci 10, per le sezioni C e D, essendo stati i due edifici di Via Randaccio occupati dalle truppe tedesche. La presidenza e la segreteria funzionavano in un'unica stanza in Via Carducci 10. A causa degli eventi bellici le lezioni vennero interrotte il 1° maggio 1945 e riprese, per poter procedere all'accertamento del profitto degli alunni ed alla formulazione del giudizio finale, il 13 agosto e continuate fino al 18 dello stesso mese. Gli scrutini finali e gli esami colloquio di ammissione, promozione e licenza, ebbero luogo dal 18 al 23 agosto 1945

1945-46, 1946-47, 1947-48

La Scuola Media Governativa Maschile, non più Regia, iniziò l'anno scolastico 1945-46 decisa ad esplicare ogni sua attività a beneficio di quei principi democratici che sono la base di ogni civile convivenza. Le lezioni si svolgevano nella sede dell'Istituto Tecnico Commerciale di Piazza Divisione Julia, per le sezioni A,B,C,D (maschili) e nell'edificio scolastico di Piazza Municipio in Cormons, per la sezione E (I classe mista).

I due edifici di Via Randaccio furono assegnati alla Scuola Media di lingua Slovena.

Nell'anno scolastico 1947-48 venne istituita una nuova sezione staccata mista a Grado (sez. F), nell'edificio scolastico di Via Morosini 1, mentre per quanto riguarda la situazione di Gorizia nulla di nuovo si segnalava: Presidenza, Segreteria e classi occupavano gli edifici dell'anno precedente e le lezioni si svolgevano sempre nel pomeriggio. Si auspicava però di poter trovare al più presto un edificio dove la Scuola Media potesse svolgere appieno e serenamente la sua attività. Correva voce che il Comune intendesse prendere in affitto una parte dell'edificio dei P.P. Gesuiti, in Via Lombroso, che dopo gli opportuni adattamenti, avrebbe accolto l'Istituto.

1948-49

Nella seduta straordinaria del Collegio dei Docenti, tenuta il giorno 10 marzo 1949, il Preside Attilio Alesani propose che la scuola fosse intitolata al nome di V. Locchi; il giorno 11 luglio il Provveditore agli Studi comunicò che il Ministro aveva approvato tale proposta (D.M. 11 luglio 1949 nel B.U. del 7 luglio 1949, n. 27).

Aprile del 1949, compiuti i necessari lavori di adattamento in una parte della Casa dei Gesuiti di Via Lombroso 20, affittata per vent'anni dal Comune, la scuola potè finalmente trasferirsi in una sede stabile.

1949-50

L'anno scolastico iniziò il 17 ottobre; la cerimonia di insediamento ebbe luogo nella palestra dell'A.G.I., gentilmente concessa, e assunse un carattere del tutto particolare, perché si festeggiò anche l'intitolazione della Scuola al nome del Poeta Vittorio Locchi. Ospiti d'onore furono la sorella del poeta, venuta espressamente da Firenze, il Provveditore agli Studi di Gorizia, gli ex Provveditori di Zara e di Cattaro, oltre ai rappresentanti dei combattenti. Oratore ufficiale fu il Prof. Carlo Provenghi.

1950-51, 1951-52, 1952-53, 1954-55

L'anno scolastico 1950-51 registrò dei cambiamenti nella struttura interna della Scuola. Non facevano più parte dell'organico la sezione staccata di Grado e di Cormòns.

La Scuola, ormai provvista di una sede stabile svolgeva normalmente la sua attività didattica, fruendo della collaborazione dei Padri Gesuiti, i quali in circostanze particolari, mettevano a disposizione la Cappella per la celebrazione della Messa di inizio e fine anno scolastico e cerimonie di carattere religioso ed il teatro con 400 posti a sedere per la rievocazione di ricorrenze.

1955-56 - 1961-62

L'incarico di presidenza fu affidato al prof. Giovanni Pertoldi, il quale continuò l'opera così ben avviata dal suo predecessore.

Nell'anno scolastico 1957-58 la Scuola Media "V.Locchi" ebbe il suo primo preside di ruolo, il Prof. Guido Floreani, che svolse le sue funzioni fino alla conclusione dell'anno scolastico 1961-62.

Durante la sua presidenza moriva Pia Locchi, sorella di Vittorio, la quale qualche mese prima della scomparsa aveva offerto alla Scuola una somma per creare un premio di studio in favore di alunni bisognosi e meritevoli, a perpetua memoria del fratello.

1962-63 - 1975-76

Con il trasferimento a Udine del preside Floreani, ne riprese la funzione il Prof. Giovanni Pertoldi, che rimarrà in carica fino al 1976. L'istituzione della scuola media unificata entrò in vigore nell'anno scolastico 1962-63, con la conseguente modifica di programmi e disposizioni. Nella relazione finale dell'anno 1972-73 si parla dei lavori di un nuovo edificio, giunti già alla copertura. Motivo di rammarico per il Preside il fatto di non essere stato interpellato dalle autorità competenti, comunali e scolastiche, per esprimere il suo parere sul progetto edilizio. Nella relazione del V Consiglio d'Istituto datata 29-9-1976, sotto la voce "trasferimento nella nuova sede di Via Leoni" si legge: "Non avendo potuto trasferire la scuola durante le vacanze natalizie, dato che i lavori in corso nella nuova sede non erano ancora ultimati, il Consiglio d'Istituto ha deciso di soprassedere fino alla fine dell'anno scolastico, per non far perdere giornate di studio agli alunni. Dopo le scosse di terremoto del 6 maggio 1976 tale decisione fu revocata, con provvedimento d'urgenza, ritenendo prudente trasferire gli alunni in un edificio nuovo costruito conformemente alle leggi dell'edilizia scolastica. Il 30-9-1976 egli cessava la sua attività.

1976-77 - 1984-85

Gli succedeva il Prof. Silverio Quala, che sarebbe rimasto Preside della Scuola Media "V.Locchi" fino all'anno 1984-85. Finalmente la scuola era allogata in un edificio moderno e razionalmente arredato, composto da 13 aule normali, 5 speciali ed 1 ambulatorio, con mobili nuovi ed estremamente funzionali.. I rapporti con le famiglie ora erano facilitati dalle riunioni degli organi collegiali, specialmente dei Consigli di Classe, i cui membri come rappresentanti dei genitori, erano tenuti a convocare gli altri genitori e ad informarli sull'andamento didattico e disciplinare dei singoli alunni. Nell'anno scolastico 1981-82 quattro aule normali vennero concesse in uso all'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato "L. da Vinci" di Gorizia anche perché, rispetto agli anni precedenti, erano diminuite le iscrizioni; infatti le sezioni erano ridotte a 3, con un totale di 205. Dall'anno 84-85 iniziò l'esperienza delle 3 classi a tempo prolungato le quali, per due giorni alla settimana, dopo un breve intervallo per il pranzo, consumato a scuola, continuavano la loro attività fino alle 16 pomeridiane. Dall'anno scolastico 85-86 fino all'anno 89-90 fu ospite alla Scuola Media Locchi il corso serale delle 150 ore, riservato a persone che, avendo già compiuto i 18 anni, desideravano conseguire la licenza media.

1985-86 - 1887-88

Come incaricato succedeva al Preside Quala, entrato in quiescenza, il prof. Fedoro Nemec, assai stimato per le sue doti professionali e umane. A lui subentrò per l'anno scolastico 1987-88 la prof.ssa Anna Maria Boldrini Bellavite che, trasferitasi a Verona, lasciò l'incarico al prof. Giorgio Vescovi che esercitò le sue funzioni nell'anno scolastico 1987-88.

1988-98 - oggi (a.s.2002-03)

Nell'estate del 1988 il provvedimento di "fusione" della Scuola Media Statale Virgilio con la Locchi "giunse come un tornado e non fu indolore". L'anno scolastico vide come preside incaricata della Virgilio la prof. Alice Rosin. La prof.ssa Laura Fasiolo è capo d'Istituto dall'anno scolastico 1988-89. Tra i molteplici progetti e attività attuati da docenti e dirigente in questi anni, o che tuttora proseguono, si possono ricordare: gli scambi culturali con Germania, Florida (USA), Austria, Ungheria; le manifestazioni di Europa Insieme, le attività sportive e la partecipazione ai Giochi della Gioventù (oggi Giochi Giovanili Studenteschi), i progetti musicali e Musica in rete, le attività artistiche e videoespressive, le attività laboratoriali linguistiche - inglese, tedesco, latino e ultimo in ordine di tempo friulano -, l'informatica di base e avanzata, le attività legate all'intercultura e al teatro, l'organizzazione di manifestazioni interne alla scuola ed esterne cui ha collaborato il Comitato dei Genitori, i viaggi all'estero nell'ambito del Progetto Europeo Socrates, l'istituzione della mensa interna usufruita, da un consistente numero di alunni, e del tempo lungo pomeridiano con tutte le attività doposcolari e opzionali ad esso legate, le più variegate e didatticamente significative attività di aggiornamento e formazione dei docenti e del personale ATA, la partecipazione spesso coronata da successo di alunni e classi a concorsi regionali e nazionali… insomma una scuola attiva e progettuale che forma giovani con la mente aperta al mondo.